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Settimana della lingua italiana
XXIII SETTIMANA DELLA LINGUA ITALIANA “L’ITALIANO E LA SOSTENIBILITÀ“
UMAGO, 19 ottobre 2023
La Settimana della Lingua Italiana nel Mondo è l’evento di promozione dell’italiano come notevole lingua di cultura classica e contemporanea. Viene organizzata dalla rete diplomatico-consolare e degli Istituti Italiani di Cultura tra cui l’Istituto Italiano di Cultura di Zagabria e l’Ambasciata d’Italia a Zagabria ogni anno nella terza settimana di ottobre.
Il tema, ogni anno diverso serve da filo conduttore per conferenze, mostre e spettacoli, incontri con scrittori, intellettuali, studiosi, artisti.
In questa occasione, per il territorio istriano, il punto di riferimento è il Consolato Generale d’Italia a Fiume che ogni anno puntualmente inserisce Umago nel ricco calendario degli eventi, sono uno degli appuntamenti più importanti nel panorama culturale istro-quarnerino in quanto rappresentano un veicolo di diffusione della ricchezza della cultura italiana nelle sue molteplici forme.
Quest’anno il tema della Settimana era “L’italiano e la sostenibilità”, con l’intento di promuovere nel mondo, attraverso la lingua italiana, la cultura della sostenibilità. La bellezza della lingua italiana si intreccia alla vitalità del tema della sostenibilità.
Ha calzato a pennello con il tema di quest’anno lo spettacolo teatrale dedicato a Margherita Hac. Dopo essere stato presentato a Fiume lo spettacolo teatrale dedicato a Margherita Hack, la più grande astrofisica italiana, è stato proposto al pubblico umaghese. Il Consolato Generale d’Italia a Fiume, in collaborazione con l’Unione Italiana, la Città di Umago e l’ente Festum, ci ha regalato il brano “8558 Hack. Vita di Margherita in musica e parole” di Diana Höbel.
Il brano ideato da Diana Höbel ha visto in scena la regista stessa e l’attore Marco Sgarbi. I due hanno recitato su musiche originali eseguite dal vivo da Baby Gelido e Paolo Cervi Kervischer.
“8558 Hack” è il racconto di una vita sostenuta da una fiducia contagiosa: non un ottuso ottimismo sulle magnifiche e progressive sorti dell’umanità, bensì la fiducia in sé stessi e nella convinzione che la capacità unita all’applicazione porti sempre frutto.
“Siamo tutti fatti della stessa materia delle stelle”, diceva Margherita Hack. Le abbiamo sopra la testa, da millenni, eppure le conosciamo così poco. Sempre attenta al tema dei diritti civili, fu eletta personaggio gay dell’anno per la sua lotta in favore del riconoscimento giuridico delle coppie omosessuali. Margherita Hack è l’emblema della donna scienziata libera, atea, che si batte per i diritti civili. Il suo linguaggio è immediato, accessibile a tutti, anche quando affronta tematiche scientifiche di non semplice comprensione. Ma non solo. Quando alla soglia dei 90 anni si accinse a fare il rinnovo della patente e le fu negata la visita medica, si arrabbiò tantissimo. Divenne un caso nazionale. Il pubblico presente in sala è rimasto affascinato dallo spettacolo, dal modo come è stata approfondita la storia dell’astrofisica, dal messaggio che si è voluto lanciare e che sicuramente aiuterebbe molte persone a vivere meglio: avere fiducia nelle proprie capacità, dare sempre il meglio di sé, avere il coraggio di essere sé stessi e avere una propria visione del mondo.
Prima donna a capo di un Osservatorio astronomico in Italia, dal 1964 al 1987 ha diretto l’Osservatorio di Trieste, facendolo diventare un punto di riferimento a livello internazionale. La sua professionalità unita ad un’indole giocosa infondeva ottimismo.
Alla serata umaghese hanno preso parte tra gli altri, il console generale Davide Bradanini, la vice console onoraria di Buie Giuseppina Rajko, il sindaco della Città di Umago Vili Bassanese, i vicesindaci Mauro Jurman e Floriana Bassanese Radin, la vicepresidente della Giunta esecutiva dell’UI Roberta Grassi Bartolić, la presidente del Consiglio della CNI della Città di Umago Erika Šporčić Calabrò, il direttore della SEI „ Galileo Galilei“ di Umago Arden Sirotić, i presidenti e rappresentanti delle Comunità degli italiani del Buiese.
Essere inseriti nel calendario degli eventi che promuovono la lingua italiana nel mondo è motivo di orgoglio per la CNI del territorio umaghese poichè rappresenta un’arricchimento del panorama culturale con manifestazioni di qualità e poi ci riporta alle origini della nostra lingua, della nostra cultura, ci fa sentire orgogliosi e vicini alla patria d’origine.
Per concludere riportiamo il pensiero del console Bradanini riguardo all’importanza della cultura italiana nel mondo:
“Non spetta a me ricordare l’unicità e la ricchezza della cultura italiana in ambito mondiale; è sotto agli occhi di chiunque visiti il nostro Paese. Vorrei però dire – ciò che riguarda più da vicino Fiume, l’Istria, la Dalmazia – che quello che noi cerchiamo di proporre, che abbiamo cercato di fare negli anni scorsi in questi territori, che cerchiamo di fare anche quest’anno, è di aprire, di proporre delle iniziative culturali che permettono di entrare in contatto con un’Italia un po’ insolita, poco conosciuta o magari che può generare curiosità in chi non conosce a fondo il nostro Paese. Vogliamo proporre delle iniziative su terreni nuovi, perché questo è un territorio in cui le istituzioni della Comunità Nazionale Italiana e le Comunità degli Italiani già propongono numerosissimi contenuti che promuovono la cultura italiana. È un territorio in cui l’Italia è molto nota, oltre che alla CNI, anche alla maggioranza croata. Bisogna quindi proporre contenuti originali, adatti a un pubblico sofisticato, ed è quello che abbiamo cercato di fare anche quest’anno”.