Grande giornalista e scrittore
Fulvio Tomizza 1935 - 1999
Nato a Giurizzani, paesino della parrocchia di Matterada, frazione di Umago. Dopo l’annessione della sua terra natia alla Jugoslavia, Tomizza sceglie Trieste come sua dimora e la vita di esule come destino (1955).
Fulvio Tomizza (1935-1999) nato a Giurizzani, paesino della parrocchia di Matterada, frazione di Umago. Dopo l’annessione della sua terra natia alla Jugoslavia, Tomizza sceglie Trieste come sua dimora e la vita di esule come destino (1955). Questa scelta detterminerà la sua attività letteraria e giornalistica e indirizzerà il suo punto di vista verso il concetto di coesistenza che rimarrà sempre al centro dei suoi impegni sia di uomo che di scrittore.
La sua ricca opera letteraria inizia con due trilogie: la prima trilogia istriana e autobiografia è composta dai romanzi ”Materada” (1960), “La ragazza di Petrovia” (1963) e “Il bosco di acacie” (1966). La seconda trilogia autobiografica è composta da romanzi “La quinta stagione” (1965), “L’albero dei sogni” (1969) e “La città di Miriam” (1972).
Il romanzo “La miglior vita” del 1977 lo lancia nel centro della realtà letteraria italiana e regionale. Il romanzo, nella testimonianza dell’uomo di chiesa Martin Kružić rappresenta la cronistoria della parrocchia di Matterada nel XX secolo. Anche se in modo fine vengono descritte sovversioni politiche, l’autore si concentra sulla dimensione etica dei rapporti tra le persone.